I MONUMENTI PRINCIPALI DI PIAZZA GRAMSCI

CHIESA DI SANT’AMBROGIO AD NEMUS

La prima chiesetta, molto più piccola di quella che oggi vediamo, fu costruita su un terrapieno, per preservarla dalle acque che si raccoglievano nella piazza antistante.  La chiesa  fu dedicata a Sant’Ambrogio che ne divenne il patrono.

(Archivio CDS)

La primitiva costruzione, secondo la relazione di una visita pastorale del 1567, presentava un’unica navata, era priva di campanile e  aveva un’area cimiteriale circostante.  Nei secoli successivi la chiesa fu ricostruita, ristrutturata  e ingrandita più volte per ospitare sempre più fedeli. In questa chiesa hanno lavorato importanti architetti,  come  Giovanni Battista  Guidabombarda e  Giacomo Moraglia, e  pittori che hanno trasformato l’antica costruzione nella bella e ampia chiesa attuale.

VILLA ARCONATI, VISCONTI, ARESE, BAJ MACARIO

La villa fu fatta edificare dalla famiglia Arconati negli ultimi decenni del XVII secolo. In seguito la proprietà passò ai Visconti e poi agli Arese. 

(Archivio CoCEC)

Nel catasto teresiano la villa è registrata come costruzione a blocco rettangolare con corpo di servizio parallelo. Le ali laterali di chiusura, così come le vediamo oggi, furono costruite solo nel XIX secolo, sopraelevando costruzioni già esistenti più basse.

(Archivio CoCEC)

Successivamente la proprietà passò alla famiglia Baj Macario e la villa, nel XX secolo, perse la sua destinazione residenziale per venire frazionata in vari appartamenti d’affitto.  

Nel 1949 la cooperativa La Nostra Casa acquistò l’edificio, con il relativo giardino, dagli eredi Baj Macario. Negli anni 70, per dieci anni, la cooperativa si impegnò nel recupero della villa  che si concluse nell’estate del 1980. 

(Archivio CoCEC)

“La posizione centrale e il suo indubbio prestigio determinano nel consiglio la decisione di spostarvi gli uffici della cooperativa che iniziano ad operarvi nel primo semestre del 1980 mentre l’intera costruzione prende il nome di VILLA COOPERAZIONE divenendo in tal modo l’emblema della cooperativa LA NOSTRA CASA”.

Attualmente al centro della facciata si nota ancora il bellissimo portico, mentre sul retro si conserva un balconcino del 1700  in ferro battuto e all’interno si possono ammirare alcuni soffitti in legno a cassettoni decorati.