PIAZZA GRAMSCI A CINISELLO BALSAMO

Piazza A. Gramsci (già piazza Vittorio Emanuele) è la piazza principale di Cinisello da sempre centro della vita cittadina, luogo di incontro e socializzazione.

In origine era un grande spiazzo attorno a cui si aggregavano le abitazioni dei contadini. Sul lato est di questa grande piazza, presumibilmente tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, venne eretta la chiesa di Sant’Ambrogio ad nemus  mentre sul lato meridionale, durante gli ultimi decenni del XVII secolo  la famiglia Arconati fece costruire una bella villa con giardino divisa dalla piazza da un corpo di servizio.

La piazza riprodotta nel Catasto teresiano (1721-2), foglio 3 di Cinisello.

In una planimetria del 1853 sono indicate  le proprietà, costituite da case e giardini, intorno alla piazza; tra queste “la casa del Sig. Conte Arconati” .

La piazza come appare nella planimetria del 1853.

Le fonti iconografiche successive, mappe e fotografie storiche, ci mostrano una piazza caratterizzata da un’elegante forma ellittica contornata da un doppio filare di alberi, in origine gelsi, conosciuta come la perla, nome col quale era stata chiamata dagli aviatori del vicino aeroporto, che l’ammiravano dall’alto. Infatti la piazza, dalla forma  ovale con il fondo bianco, sembrava proprio  una  grande perla.

Carta manovra 1878, particolare.
Piazza Vittorio Emanuele, (futura piazza Gramsci) fu definita dagli aviatori La Perla. (Archivio CDS)

La piazza fu modificata una prima volta nel 1971, creando una nuova planimetria con un  anfiteatro  di cemento al centro circondato da giardini. Nell’anfiteatro si trovava una fontana che fu spenta e successivamente trasformata in scacchiera. Tutto intorno furono realizzati i parcheggi.

1971, piazza Gramsci subito dopo i lavori di ristrutturazione. (Archivio CDS)
Piazza Gramsci dopo la ristrutturazione degli anni Settanta. (Archivio CDS)

La piazza fu  modificata poi una seconda volta a partire dal 1999 quando, per progettarne il nuovo assetto, fu indetto un Concorso Europeo, vinto dall’architetto Dominique Perrault.  L’architetto francese trasformò radicalmente  la struttura della piazza creando un ampio spazio chiuso al traffico con un’area alberata e una pavimentazione bianca abbagliante realizzata con porfido, cemento e marmo.

Piazza Gramsci dopo i lavori di ristrutturazione terminati nel 2003. (Archivio CDS)

Attualmente è prevista una sua ulteriore trasformazione per rendere la piazza più moderna e vivibile.

LA PIAZZA NEGLI ANNI ’50 E ’60

LA TESTIMONIANZA DI MARIO SCURATI

“Negli anni ’50 e ’60 la piazza di Cinisello non era un centro di aggregazione per giovani ma era frequentata nei vari bar da persone adulte.

I giovani erano soliti ritrovarsi all’oratorio maschile San Luigi e in quello femminile (l’asilo Frova). In estate l’oratorio maschile era aperto tutti i giorni mentre nei mesi invernali solo nelle giornate festive.

Frequentemente ci si ritrovava, maschi e femmine, nei cortili o sulle strade per divertirsi con alcuni giochi come bandiera, nascondino, lippa o rella, palla avvelenata ecc.

Piazza Gramsci, che prima della ristrutturazione degli anni 70 era di forma circolare e adornata di tante piante, veniva utilizzata tutti i lunedì per il mercato dove tra le tante bancarelle si notavano per la loro particolarità il carretto con vari tipi di alici e acciughe sotto sale in grossi cestelli e la bancarella che friggeva al momento merluzzo e altri pesci.

In occasione della festa religiosa [Uffizi] la piazza si riempiva di giostre alcune delle quali oggi non esistono più come le gabbie, il giro della morte e vari trenini, oltre a numerosissime bancarelle di dolci e castagne infilate (firun). Il tutto per la gioia di giovani e non che venivano anche dai paesi vicini. La festa durava dal sabato al lunedì successivo.

Altre manifestazioni che occupavano fa piazza erano le gare di pattinaggio a rotelle e quelle ciclistiche su pista.

Alcune volte è stata utilizzata da noi ragazzi dell’oratorio per gare di monopattino che allora era composto da due assi di legno perpendicolari con un manubrio e due ruote in cuscinetti a sfera.

Nei mesi estivi in due punti diversi della piazza si posizionavano due carretti che vendevano granite con ghiaccio tritato al momento e arricchito con vari sciroppi ad un prezzo che variava da 10 lire a 50 lire. Gli stessi vendevano pure anguria a fette molto fresca.”